17 luglio 2009

Tornano

Eccoli, tornano.
Luglio infinito con le sue lunghissime sere a piedi nudi tra l'orto ed il cotto della veranda.
Amici, a riempire la casa, festosi o sommessi, invadenti o riservati, portatori oppure in cerca di energie.
Eccoli, tornano.

E noi qui, fermi, forti... perno su cui tutto ruota, accentratori di moti che s'incontrano e mischiano, per un attimo, e che poi diventano centrifughi andandosene lontano a germinare, crescere, fiorire altrove.

Luglio torna, ancora.
E questa volta lo sento anche da dentro la gabbia, pulsa forte là fuori con il suo alito pesante da predatore sazio sonnecchiante sotto l'albero. Il frastuono delle cicale intorno ad irridere la bassa pressione sanguigna che ci irrora le vene.
Cosa stai portando con te questa volra, magico Luglio? Tutto sussurra ora, come ai vecchi tempi, tutto insieme, mille porte dimensionali aperte verso il domani. E' la performatività della nostra esistenza che ci gonfia le vele in questo modo bislacco: "Una vita intera per prepararsi, cinque minuti per eseguire"... Siamo chiamati sul palcoscenico, è il nostro turno.

Eccoci, guerrieri. Non ci tiriamo indietro. Siam pronti. Con i nostri pochi orpelli, la nostra molta fantasia ed il grande ridere degli occhi cha ci accompagna... ...sul piatto mettiamo tutto. Facciamo un mucchio delle vincite accumulate sin'ora e ce le giochiamo per intero.

Cerchiamo un salto quantico, un'innalzamento della qualità della vita, non può che essere così... o regresso, altrove, di nuovo sulla strada...
Giochiamo comunicando con le stelle, non credendo nella distinzione fra sogno e ciò che altri chiamano realtà.
La posta in palio, come sempre, è cavalcare il mostro fieri, placarlo ... la conquista dello Spazio fisico e interiore... Tutto.